Dunhuang (2005)
Importantissima, ricchissima tappa della Via della Seta. Qui i due rami che aggiravano il Deserto Taklamakan si riunivano. Conservava una straordinaria quantità di reliquie del buddismo antico, in buona parte rapinate dai cosiddetti “diavoli stranieri” (Aurel Stein, Albert von Le Coq eccetera). Le Grotte dei Buddha sono però straordinarie, un assoluto must. Peccato che le visite siano contingentate e le foto rigorosamente proibite (molto giustamente, per proteggere la meraviglia di statue e dipinti): si possono fotografare soltanto alcune scadenti copie in una specie di museo interrato. A poca distanza i cinesi si divertono come al solito da matti tra le dune del deserto
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